In questa categoria potremmo annoverare tutte quelle “forme disfunzionali” in cui la persona si trova ad “abusare” di specifici comportamenti, generalmente rivolti ad un oggetto/attività (es. gaming, giochi di ruolo, navigazione in internet, social network, cellulare, shopping, culturismo, ecc.).
In tali comportamenti è quindi possibile ritrovare somiglianze con “problematiche di dipendenza” (es. la sensazione di non riuscire a resistere all’impulso di mettere in atto il comportamento; tensione in assenza di comportamento; percezione di perdita di controllo; persistenza del comportamento nonostante la sua associazione a conseguenze negative, ecc.), ma anche significative differenze, elementi che orienteranno l’intervento verso peculiari tecniche e modelli.
L’assenza di un’alterazione fisico/psichica dovuta all’assunzione di una sostanza, così come la mancanza di una “oggettiva problematicità” nel comportamento divenuto “dipendente“, rende necessaria un’attenta valutazione dei processi psicologici sottostanti a questi disturbi, spesso caratterizzati da forte “compulsività” e “impulsività”.
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