Si definiscono disturbi psicosomatici tutte le problematiche manifestate da una persona che, dopo una diagnosi differenziale, non sono riconducibili a disturbi organici o di simulazione.
Ne fanno parte la sindrome da dolore cronico, la fibromialgia, sindromi gastrointestinali, l’emicrania, gli acufeni e le vertigini, le allergie, diversi tipi di eruzioni cutanee, ecc.

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (DSM-V) include in questa categoria il disturbo da sintomi somatici, il disturbo da ansia di malattia, il disturbo di conversione, il disturbo fittizio, i fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche.

Le persone con disturbi psicosomatici spesso raccontano di sé attraverso la sofferenza fisica o le proprie “storie di malattia”, diventate centrali nella loro vita.

Occorre sottolineare, però, che in molti casi sarebbe comunque utile assumere una prospettiva che guardi alla sofferenza e alla malattia in modo multicausale e multi-fattoriale.
È infatti possibile ritenere che ogni patologia sia il risultato di un’interazione tra fattori biologici, psicologici, sociali/interpersonali.

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Riferimenti bibliografici
Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (DSM-V)

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