Dominik Müller, Life Coach del Centro Terapeutico per adolescenti e adulti Montevideo 19 e Presidente di AISE
e la Counselor sistemico-familiare di Montevideo 19 Caroline Denti sono stati intervistati da Marcella Cocchi per due inchieste sulle dipendenze pubblicate su Il Resto del Carlino e Il Giorno.
Le inchieste sottolineano da un lato il calare dell’età dei consumatori (12 anni) e l’aumento dei rischi causato da mix di nuove sostanze, abuso di farmaci, poliabuso; dall’altro la mancata presa di coscienza del pericolo da parte di molti adulti e genitori.
Mix di nuove sostanze, farmaci, poliabuso: allarme dodicenni.
Dall’inchiesta “Sballo da farmaci, SOS ragazzi” emerge che l’uso di sostanze è molto cambiato rispetto a quello degli anni ’70 e ’80, quando eroina, cocaina e cannabis erano la richiesta prevalente.
I consumatori attuali, sempre più precoci come attestano i molti casi di dodicenni dipendenti, ricorrono sia a mix di nuove sostanze psicoattive (NPS) anche acquistate online, sia a farmaci venduti regolarmente in farmacia, ma presi in dosi massicce.
Altro pericolo è il “poliabuso”, ad esempio: alcol + canne + cocaina.
A tutto questo si aggiunga che il mercato delle droghe cambia nel giro di pochi mesi, lanciando nuove sostanze psicoattive che si sostituiscono alle precedenti. In altre parole: spesso è difficile capire da quali sostanze sono dipendenti giovani e giovanissimi.
Danni al cervello e malattie psichiatriche.
Un mosaico di sostanze consumato in età sempre più precoci, quando l’organismo è in via di sviluppo, provoca allucinazioni, deliri e, danneggiando irreversibilmente il cervello, malattie psichiatriche.
Ecco perché psichiatri e neuropsichiatri sono oggi fra i professionisti chiave sui quali le comunità terapeutiche devono poter contare.
Dominik Müller: situazione precipitata negli ultimi 5 anni.
Il ritmo sempre più vertiginoso dei cambiamenti ha fatto precipitare la situazione negli ultimi 5 anni, come spiega Dominik Müller.
Oggi molti si improvvisano “farmacisti” e assumono di tutto: alcol, canne, droghe tradizionali, viagra, xanax, ketamina, sciroppi per la tosse, psicofarmaci, etc…
I consumatori appartengono a ogni livello socio-economico-culturale. Tanti i dodicenni non più in grado di controllare rabbia e stress, con totale perdita del controllo e della concentrazione.
Anche il momento del consumo è cambiato: gli adolescenti fumano canne già al mattino, prima di entrare a scuola.
Ma la cannabis non è più quella di un tempo. Oggi uno spinello ha un THC 4 volte superiore rispetto a quello degli anni ’80.
Spinelli fumati in età adolescenziale, quando il cervello è in formazione, possono provocare danni cerebrali.
Ecco perché adulti e genitori non dovrebbero minimizzare la pericolosità delle canne.
Caroline Denti: genitori chiedete aiuto.
Caroline Denti, oggi Counselor sistemico familiare, invita adulti e genitori a chiedere sostegno senza vergognarsi e a farlo il prima possibile.
Parla per esperienza. Racconta che qualche anno fa il suo secondogenito, all’epoca adolescente, era diventato dipendente dalla cannabis arrivando a fumare fino a 15 spinelli al giorno.
Non era quindi una semplice trasgressione adolescenziale, ma una precisa richiesta di attenzione e aiuto.
Come tanti adulti e genitori, Caroline Denti e suo marito avevano inizialmente sottovalutato il problema, poi creduto di farcela da soli. Dopo 3 anni e infiniti spinelli hanno finalmente affidato loro stessi e il ragazzo a una terapia familiare.
Nelle sue parole ritorna il concetto che la cannabis di oggi è molto più pericolosa di quella di 30 anni fa e che a rischiare più di tutti è il cervello degli adolescenti. Sta agli adulti e ai genitori limitare questo rischio, tenendo occhi e cuore ben aperti e, se è il caso, lanciando subito un SOS.